Guerra di malware a colpi di attacchi DDoS

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view post Posted on 3/7/2007, 12:44

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Roma - Sono aggressivi ed estremamente efficaci nel riprodursi e nel conquistare, pezzo a pezzo, il territorio virtuale dei PC connessi alla Rete senza firewall personale e un ottimo antivirus come difesa. Per di più, proprio come i "picciotti" della tradizione mafiosa, i malware moderni combattono senza risparmiarsi per la distruzione dell'avversario, nella fattispecie una "famiglia" di schifezza-ware diversa ma altrettanto determinata nel trasformare i terminali di rete in PC zombi ad uso spam/cyberwar.

Ultimi protagonisti della "turf war" del Bronx (cit. The Warriors) riproposta nel cyberspazio sono il cavallo di troia Trojan.Srizbi (così classificato da Symantec), scoperto alcuni giorni fa, e il malware comunemente definito come Storm Worm. Entrambi i codici malevoli sono progettati per diffondersi in rete e assoggettare al proprio volere le macchine compromesse, creando botnet alla mercè delle gang responsabili della loro creazione.

Srizbi è l'ultimo parto del famigerato toolkit commerciale russo MPack, che sta facendo parlare di sé come una sorta di vaso di Pandora dei malware, con la passione delle vulnerabilità dei browser meno avanzati come Internet Explorer 6: è lo stesso toolkit, per intenderci, considerato responsabile della grave breccia nella sicurezza della rete italiana sperimentata giorni fa.

La particolarità del malware risiede nel fatto che tra i suoi payload ci sono anche delle routine pensate per disinstallare, qualora fossero presenti sulla macchina, i componenti dello Storm Worm, eliminando così un pericoloso avversario per la predominanza dei malware in rete. Gli autori dello Storm Worm hanno però dimostrato di essere a conoscenza della cosa, contrattaccando con massicci attacchi di DDoS delle ultime varianti del malware contro i server responsabili della distribuzione di Srizbi.

Purtroppo per gli utenti, questi ultimi esemplari dello Storm Worm vengono individuati da non più del 25% degli antivirus in circolazione, secondo quanto stabilito da una stima recente del SANS Institute che ha testato 30 diversi software di sicurezza.

Sebbene i codici malevoli più diffusi siano ancora "cari" vecchi worm come NetSky, Bagle e compagnia, la recente operazione BOT ROAST dimostra come i network automatizzati di PC zombie - come quelli creati e gestiti dai malware rivali Srizbi e Storm Worm - siano una tendenza in crescita e dalle conseguenze potenzialmente devastanti per l'intera rete mondiale.

Alfonso Maruccia

Fonte: Punto-Informatico.it
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