8 e mezzo

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Federico™
view post Posted on 17/8/2007, 17:13




Un noto regista di mezza età si ferma a riflettere sulla vita trascorsa e sulle donne che ha conosciuto. Preda dei suoi dubbi e delle sue angosce, il regista rende partecipi così gli spettatori del dramma che accompagna la creazione di un'opera d'arte.

"Otto e mezzo" è indubbiamente un capolavoro, e di fronte ad un film del genere ci si può accorgere della sua maestà, senza che però, per molto tempo, se ne riesca a comprendere la complessità, e quindi a formularne un giudizio. Cosa si può dire di "Otto e mezzo" dunque? La prima impressione che si ha, come in tutte le pellicole di Fellini, è quella di vedere l'autore rappresentato sullo schermo con confusione. E' questa un'impressione ben superficiale, e chi l'avverte capisce inoltre che esiste qualcosa d'altro che ancora non si sa spiegare. Cosa c'entra infatti in tutto questo l'astronave?

Bisogna dunque pensare al film come alla rappresentazione dell'alterità grottesca della realtà di fronte all'individuo, una dimostrazione della profonda differenza che esiste fra ciò che è importante per sè stessi, e ciò che di sè stessi è importante per gli altri. Ma non solo. "Otto e mezzo" mette in scena un circo sociale caricaturale, dove attricette di chiara e oscura fama, impresari poco avveduti, ermetici critici d'arte ed amori passati e presenti cozzano continuamente con la vita del soggetto, che di fronte a tutto questo non sa che dare risposte inconcludenti ed insoddisfacenti, o non le dà affatto. Infine esausto non può che sognare un mondo di donne alle sue dipendenze, imbevuto dell'innocenza dell'infanzia.

E' pur vero che la pellicola potrebbe sembrare solipsistico-ermetica, autocelebrativa e compiacente / compiaciuta. Ma si pensi invece all'enorme verità che essa ci mostra, indipendentemente da tutto questo: "Otto e mezzo" esprime tutta la differenza fra vivere la propria vita, o vivere la vita per gli altri, e questo, se permettete, non può essere considerato astrattismo o manierismo. Quello che di più efficace si può osservare dell'opera tutta di Fellini è che mette a disagio. E' un'opera, se vogliamo dirla tutta, blasfema e blasfemamente ruffiana. "Otto e mezzo" in particolare è un assoluto capolavoro.
 
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Federico™
view post Posted on 14/4/2008, 18:33




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1 replies since 17/8/2007, 17:13   235 views
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