SUL WEB CON IL CELLULARE (QUASI) GRATIS, tra i vari gestori telefonici

« Older   Newer »
  Share  
zioano
view post Posted on 24/3/2008, 02:18




Primo avviso ai naviganti: se prevedete di passare parecchio tempo in Internet via GPRS, UMTS o HSDPA, sottoscrivete un abbonamento dati per evitarvi brutte sorprese in bolletta. Ebbene sì, la Mobile Internet, così è chiamato l’accesso al Web tramite rete cellulare, ormai è in grado di assicurare prestazioni paragonabili a quelle della banda larga terrestre. Tuttavia i costi sono molto superiori ai canoni di abbonamento dell’ADSL. Per rendersene conto basta osservare la tabella riportata nella pagina a fianco: scaricare alcuni megabyte costa quasi quanto acquistare un “gratta e vinci”, solo che non si hanno le stesse opportunità di essere premiati.

Anzi, si può perdere davvero molto, dato che una volta connessi è difficile tenere a bada la voglia di navigare, perché si va veloci e si ha banda a sufficienza per usare qualsiasi applicativo. Così i dati viaggiano tranquilli e, in men che non si dica, il credito residuo si erode o la bolletta si gonfia senza controllo.

Dunque, anche solo per alcuni brevi ma continuativi accessi al giorno nell’arco di un mese, molto meglio valutare la sottoscrizione di un’offerta dati flat o a forfait, che preveda una certa quantità di traffico oppure un numero di ore incluse senza ulteriori addebiti.

Teconologie a confronto
Ed è molto più facile perdere il controllo se si opera su una rete HSDPA, acronimo di High Speed Downlink Packet Access e che in italiano indica l’infrastruttura UMTS di seconda generazione capace di ampliare sensibilmente la larghezza di banda per aumentare la velocità di scaricamento dei dati.

Non brilla però sul caricamento. Ciò significa che nella navigazione tradizionale si ottengono prestazioni simili a quelle dell’ADSL in download, ma si va più lenti se si tenta di inviare file sul Web o allegati pesanti in e-mail. Per ottenere un’elevata efficienza anche nell’invio (upload) bisogna orientarsi sulle recenti reti HSUPA, ovvero High Speed Uplink Packet Access, abbinate all’HSDPA in download.

Sono l’ultima generazione attualmente disponibile in Italia e permettono davvero di non rimpiangere la banda larga terrestre anche nel caricamento di file. Ma fate attenzione: non tutte le schede e i cellulari HSDPA sono anche HSUPA. Quest’ultimo attributo deve essere indicato nelle specifiche tecniche del dispositivo.

In ogni caso, per navigare con il computer e con lo smartphone con velocità adeguate per lavorare e svagarsi, bisogna possedere almeno un dispositivo UMTS. Le reti GPRS, anche EDGE, hanno prestazioni simili a quelle di una linea telefonica analogica e rappresentano un’ancora di salvezza qualora non sia possibile accedere a infrastrutture a banda larga. Ma non pretendete troppo da questa connessione.

È sufficiente per leggere i messaggi di posta elettronica e alcuni siti ottimizzati per il telefonino. Sul computer può risultare inadeguata anche solo per chattare con gli amici. Sconsigliati lo scaricamento di file e l’accesso a pagine Web con numerosi contenuti multimediali.

Fate attenzione al piano dati
Prima di parlare dei piani dati messi a disposizione dagli operatori italiani, è meglio precisare subito una questione che rischia di passare in secondo piano. È diverso navigare in Internet con il cellulare e impiegare una scheda dati o il telefonino per accedere al Web dal PC. Per questo gli operatori offrono tariffe diverse a seconda che si usi il browser dello smartphone o quello del computer.

Dunque, quando scegliete l’abbonamento valutate quale dei due servizi sia più consono alle vostre esigenze. Se optate per l’accesso da cellulare via WAP o portale del gestore, quando accederete a Internet dal PC vi verranno addebitati i costi generati dal traffico.

Viceversa, se sottoscrivete una tariffa dati per navigare sul Web tramite il computer, potrete usufruire di questa offerta anche dallo smartphone indicando come punto di accesso nel profilo di configurazione quello per la Mobile Internet.

Quest’ultimo infatti varia a seconda che si acceda alla Rete via WAP (telefonino) o Web e determina la tariffazione: per evitare brutte sorprese, per esempio, potete eliminare il profilo WAP dal cellulare, impostando come predefinito solo quello per il Web.

Un piano dati per il Web è la scelta più flessibile che vi permette di navigare su qualsiasi apparecchio (computer, palmare e smartphone) utilizzando lo stesso abbonamento, senza correre rischi di pagare a consumo, a patto che stiate all’interno del limite previsto dall’operatore.

A ciascuno il suo
È giunto il momento di scegliere quale piano dati sia adatto alle vostre esigenze. Come detto, non navigate senza il paracadute offerto dagli abbonamenti dati: siete sempre in tempo a disdire la sottoscrizione qualora non vi serva più in futuro.

Le offerte sono di due tipi: a volume e a tempo. Nel primo caso, a fronte di un canone mensile, avrete un traffico dati non fatturato; superato questo limite, avviene la fatturazione a consumo con tariffa standard. In sintesi, il vantaggio di questi piani è che permettono di tenere sempre attiva la connessione, scaricando limitate quantità di dati.

Se non volete limiti sul download dovete invece optare per un abbonamento a tempo. A differenza di quello a volume, misura le ore di connessione ma non la quantità di traffico generato. Il conteggio avviene a scatti di un quarto d’ora misurati per eccesso: se rimanete connessi 5 o 10 minuti, o anche meno, saranno comunque addebitati 15 minuti. È la soluzione più comoda per avere un riscontro immediato e semplice da misurare sul consumo: basta tenere sott’occhio l’orologio per quantificare il tempo trascorso in Internet.

È bene tenere conto del fatto che queste offerte valgono solo in Italia perché all’estero sono applicate tariffe ben più alte.




fonte: cellulare magazine.it
 
Top
0 replies since 24/3/2008, 02:18   258 views
  Share