Shoot'em Up - Spara O Muori!

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Federico™
view post Posted on 14/4/2008, 12:35




Mr. Smith è un signor nessuno che una sera salva da morte certa un neonato e poi decide di tenerlo con sé. Per questo si ritroverà contro un gruppo di feroci malviventi che hanno un unico obiettivo, uccidere il bambino che lui ha salvato...

Che le carote fossero “un’arma letale”, finora, non ci era dato saperlo. La rivelazione in merito alla pericolosità dell’ortaggio preferito da Bugs Bunny ci arriva dall’ultimo film di Michael Davis, “Spara o muori!” (“Shoot’em up” il titolo originale), classica pellicola che suscita opposti sentimenti d’amore e d’odio. L’ultima fatica di Davis (che forse qualcuno ricorda per il discreto “100 ragazze”) è infatti una pellicola adrenalinica e fracassona, assimilabile a film come “Crank” o i due “The transporter”, tutti con Jason Statham. Inutile quindi entrare nella sala cinematografica sperando di vedere qualcosa che somigli anche solo vagamente alla nostra pigra vita quotidiana. In “Spara o muori!” gli incidenti automobilistici non provocano mai feriti (come peraltro spesso accade dalle parti di Hollywood), gli uomini si uccidono con le carote, e l’ingresso di una serie di uomini armati in una stanza da letto non interrompe un amplesso, ma lo rende solo più interessante e movimentato, in un originale e forse non voluto accostamento tra eros e thanatos, tra amore e morte.

Tenendo presente questo diciamo subito che le scene d’azione, ovvio asse portante del film, sono ben realizzate e frenetiche, anche se forse un po’ eccessive; la sceneggiatura poi è semplice quanto basta per non far perdere gli spettatori in mezzo a troppi pensieri, e se è vero che i personaggi sono tagliati con l’accetta, si può dire che almeno sono tagliati nel punto giusto. Per quanto riguarda gli attori, Clive Owen (“Closer”, “I figli degli uomini”) supera la prova a pieni voti, offrendo, come suo solito, un’interpretazione efficace e carismatica, pur nel ruolo del solito signor nessuno, dal passato tanto tragico quanto banale, che diventa eroe. Paul Giamatti (“Lady in the water”, “Sideways”) presta in maniera egregia il proprio volto ad un feroce malvivente, a tratti fumettistico, ma sicuramente adatto al film. Poi c’è Monica. Monica chi? La nostra bella Bellucci, e chi altra? Non vorrei sembrare cattivo, ma se nessuno può mettere in dubbio la sua sensualità e il suo fascino (anche se gli anni passano per tutti…), con quell’aria da donna fatale vagamente svampita che farebbe capitolare qualsiasi uomo degno di tale nome, qualche dubbio può essere sollevato sulle sue capacità attoriali e non solo riguardo a questo film. La sua recitazione è scialba e monocorde, quasi fosse annoiata da tutti i morti e da tutte le sparatorie, e non riesce a trasmettere altro che un’immediata voglia di “cambiare canale”, contrastata solo dagli striminziti abitini di pizzo rosso e nero che le fanno indossare, dal decoltè generosamente sfoggiato e dal focoso amplesso di cui abbiamo già parlato.

In conclusione, se siete appassionati di film d’azione e riuscite a chiudere un occhio sulla trama banale e sull’eccessività di alcune scene (che toccano il punto più basso con la sparatoria in caduta libera da un aeroplano), vi troverete davanti a uno spettacolo discreto, che difficilmente vi annoierà, buono soprattutto per una serata tra amici.
 
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