| Nim è una bambina di undici anni che vive con il padre in una sconosciuta isola dell'Oceano Pacifico. La piccola Nim, dopo la misteriosa scomparsa del padre ed il tentativo di un gruppo di turisti di utilizzare l'isola per le proprie vacanze, si viene a trovare in una difficile situazione, ed è qui che l'eroico personaggio dei suoi romanzi d'avventura preferiti, Alex Rover, correrà in suo aiuto.
“Alla ricerca dell’isola di Nim”, film co-diretto da marito e moglie, Mark Levin e Jennifer Flackett, già autori, lui in qualità di regista, e lei come sceneggiatrice di “Innamorarsi a Manhattan”, è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Wendy Orr, una favola ambientata in uno stravagante ed avventuroso paradiso tropicale dove vive la piccola Nim (Abigail Breslin), che chiede aiuto alla scrittrice di romanzi avventurosi Alexandra Rover (Jodie Foster), dopo essere rimasta sola sull’isola per la scomparsa del padre (Gerard Butler, che nel film interpreta anche l’immaginario eroe dei libri della Rover, Alex).
Il lavoro presenta diversi spunti apprezzabili, come una trama interessante quanto basta, che vede coinvolta una bambina che non ha paura di niente ma che ha bisogno di romanzi avventurosi per dar sfogo alla sua fervida immaginazione, un messaggio a favore della protezione e salvaguardia dell’ambiente e contro una società ormai sempre più proiettata verso il benessere e la noncuranza delle belle cose che madre natura ci ha regalato, e il rapporto a volte quasi viscerale che in certe circostanze alcuni scrittori hanno nei confronti dei personaggi da loro stessi creati. Purtroppo però la pellicola, per colpa di una sceneggiatura poco convincente, non riesce a sviluppare in maniera soddisfacente quanto appena presentato, rimanendo troppo in superficie e lasciando così perplesso lo spettatore in più di una circostanza. I più piccoli ne rimarranno di certo soddisfatti, grazie anche ad alcune gag veramente esilaranti (spassosi l’otaria salsiccia e l’iguana virgola, amici di Nim). Positiva invece la prova del cast, con una Abigail Breslin che, dopo la grandiosa performance in “Little Miss Sunshine”, ci offre anche stavolta una prestazione favolosa, a conferma del suo grande talento, un Gerard Butler bravo ed efficace nel non facile compito di interpretare due personaggi, che risulteranno le guide spirituali per le due donne, ed un’eccezionale Jodie Foster, perfettamente a suo agio in un ruolo propriamente non suo, dimostrandosi interprete di assoluta garanzia.
Per concludere, la coppia di registi mette in scena un lavoro accurato dal punto di vista tecnico, con un piacevole stile narrativo, un ritmo deciso ed incalzante, soprattutto grazie ad un buonissimo lavoro di montaggio da parte di Stuart Levy, e delle location che non possono che ammaliare lo spettatore, ma alquanto carente dal punto di vista del coinvolgimento, non essendo capace di trasmettere quelle forti emozioni che un soggetto del genere avrebbe potuto creare.
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