In Amore Niente Regole

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Federico™
view post Posted on 14/4/2008, 12:42




Dodge Connolly è l'esuberante ed irriverente capitano dei Duluth Bulldogs, squadra di football americana ormai sull'orlo del tracollo. Ma dopo aver toccato il fondo, sarà proprio il loro capitano a convincere un'agente amante dei magheggi a rilanciarli, reclutando il giovane ed aitante Carter Rutherford...

George Clooney, dopo gli apprezzati “Confessioni di una mente pericolosa” e “Good night, and good luck”, con “In amore niente regole” torna dietro la macchina da presa, presentandoci una commedia sentimentale d’epoca, ambientata nel periodo post prima guerra mondiale, dai forti tratti sportivi, visto che racconta le alquanto bizzarre vicende di un capitano di una particolare squadra di football professionistico, il bello ed irriverente Dodge (George Clooney), alle cui vicissitudini si accompagnano quelle della tenace ed un po’ mascolina giornalista Lexie (Renée Zellweger) e della giovane promessa del football nazionale Carter (John Krasinski), da molti considerato anche come un eroe di guerra.

Grazie ad una sceneggiatura fresca, piacevole e molto ordinata, la pellicola riesce pienamente ad immedesimare lo spettatore in un’epoca che segnò un forte cambiamento nella concezione dello sport, mostrandoci in modo lineare e concreto il passaggio che in quegli anni il football professionistico subì, passando dal quasi tracollo finanziario con la totale assenza di regole, all’ammodernamento della macchina sportiva con un recupero economico, dovuto soprattutto all’innesto per la prima volta nella storia degli sponsor. Ben costruiti risultano anche i personaggi, che mescolano in sé sia tratti drammatici e profondi che tratti molto divertenti e un po’ più leggeri, poggiando su delle positive performance di tutto il cast, con un Clooney che dopo l’ottima prova in “Michael Clayton” riesce pienamente a dar vita anche ad un personaggio meno travagliato e più frizzante, una Zellweger brava e capace nei panni di Lexie, in cui convivono sia aspetti romantici ed appassionati che altri più freddi e distaccati, ed un Krasinski infine più che discreto nel calarsi nella parte di un personaggio stereotipato, quello del giovane eroe di guerra ed abile sportivo che tutti gli americani adoravano alla fine degli anni ‘20. Note più che positive arrivano anche dal punto di vista tecnico, con una buonissima ricostruzione scenografica (James D. Bissel), ancor più valorizzata da una fotografia (Newton Thomas Sigel) capace di dare forti ed emozionanti colori alla vicenda. Veramente avvolgente poi la colonna sonora, con musiche caratteristiche ed incalzanti, curate da un bravissimo Randy Newman.

In conclusione l’attore-regista americano ci presenta una sorpresa davvero piacevole: un lavoro sofisticato, pieno di fascino, capace di alternare momenti divertenti a momenti di sentimentalismo, però mai banale e troppo fine a se stesso. Un’opera che conferma Clooney come artista a tutto tondo, come pochi se ne trovano oggi nel panorama hollywoodiano.
 
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