http://scorreto.blogspot.com/Di solito indossava un vestito nero.
Nero e di vernice.
Spalle e gambe scoperte.
In pratica indossava un tronchetto nero che la copriva dal seno fino a poco al di sotto dei genitali.
Era dannatamente stretto e attillato, le soffocava sul nascere il respiro.
In effetti levava il respiro anche agli altri, che fossero donne o maschi era indifferente.
Lei, comunque, con uno sguardo poteva ucciderti dentro.
E a volte, per rompere la monotonia, uccideva anche letteralmente, col coltello. Bucandoti i polmoni e lasciandoti annegare respirando il tuo stesso sangue. In quei due minuti che ti servivano per crepare le piaceva fumare una sigaretta mentre si toccava. Guardandoti annaspare.
Anche se, ora che ci penso, preferiva spararti sulle rotule e sulle spalle per poi lasciarti morire dissanguato.
Capita, c’è chi si diverte così.
Era una persona complicata.
Aveva una doppia identità, di giorno una famosissima attrice, tanto brava, tanto bella, tanto sexy, tanto dolce, ma la notte...la notte qualcosa in lei cambiava.
La notte correva da me, e facevamo sesso. Tanto sesso.
Senza ritegno, senza pudore.
Passavamo la notte così, scopando e scopando e. Solo all’alba sprofondavamo in uno stato di semisvenimento l’uno accanto all’altra.
Eravamo dei drogati, drogati di noi.
Io, in effetti, anche di eroina. Lei no, lei si faceva solo di sangue e sesso.
Il sesso glielo procuravo io, al sangue ci pensava lei.
Non so perché amasse tanto il sangue, forse fu colpa di quella sua “prima volta” traumatica in cui il suo ragazzo-bimbominchia di allora la sverginò per errore con il phon, acceso. O forse la infastidiva perdere ciclicamente tanto sangue mestruale da decidere che sarebbe stato equo solo se anche i maschi avessero certe perdite...solo che poi loro, i maschi dico, dopo il suo tocco delicato, morivano tra atroci sofferenze mentre lei era in preda ad un qualche tipo di orgasmo psicologico e fisico.
Quando venni a sapere la cosa mi parse un po’ strana e forse pare strano anche a voi, ma in fondo chi siamo noi per giudicare?
Ricordo ancora la nostra prima volta, fu bellissimo. Mi ruppe tre costole mentre stavo venendo dentro di lei. Il misto di dolore e piacere che provai non potrò mai dimenticarlo.
Del resto fu romanticissimo anche il nostro primo incontro. Mi ruppe due costole investendomi con il suo cazzo di Hammer. Fu amore al primo impatto. Altro che colpo di fulmine, i colpi di fulmine sono solo per finocchi o lesbiche o mammolette o.
Ora però è finita.
Mi ha chiamato per dirmi che la nostra relazione non poteva più continuare. È stata carina.
Mi ha anche lasciato un suo ricordino: in pratica mi ha chiamato una pomeriggio, mi ha chiesto di uscire in strada e aspettarla nel bel mezzo della carreggiata per qualche minuto, così prevedendo chissà quale amplesso ho indossato il preservativo borchiato, le piaceva il sesso cattivo, e sono sceso nudo ad aspettarla. Per strada la gente mi guardava male, credo che fosse per via della mia carnagione chiara. È stato in quel momento che ho pensato che la gente è veramente bigotta a volte. Comunque mentre aspettavo ero ancora al telefono con lei, mi stava dicendo che stava scappando dalla polizia in macchina perché pare che la stessero braccando per via di qualche omicidio di cui è stata incolpata per non si sa quale motivo, al che con i lacrimoni agli occhi ho iniziato a sfilarmi il preservativo, e mentre ero lì impegnato e ricurvo in mezzo alla strada con il mio membro in mano l’ho vista spuntare da dietro l’angolo.
Mi ha investito.
Sono finito all’ospedale con quattro costole rotte, ancora una volta grazie a quel cazzo di Hammer, e con le borchie del preservativo conficcate nella mano. Non ho mai capito perchè gli piacesse tanto rompere le costole altrui.
Comunque qualche giorno dopo mi ha richiamato, mi ha detto che le manco tanto e che le dispiace un casino che sia finita così. Ha anche detto che se voglio del sesso come si deve mi basta raggiungerla: attualmente è in Venezuela sotto falso nome. Mi ha raccontato di quanto noiosa sia la vita lì, uccide un sacco di gente ma le manca tanto il sesso con me, nessuno vuole lasciarsi rompere qualche osso mentre eiacula.
Certo che la gente è strana, a volte.
Vorrei anche raccontarvi altre cose, ma ho paura che siano particolari un po’ troppo particolari per la vostra semplice mente, così ho deciso di farvi vedere una sua foto. Me l’ha spedita tre giorni fa allegata ad una lettera. Oramai sono quasi due anni che non la vedo, e devo ammettere che qualche anno fa era un po’ più bella. Vabbe', eccovi la sua foto:
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